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MakTime 30644

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MakTime Poljot cal. 30644

Il Poljot MarkTime cal. 30644 è un movimento cronografo automatico sviluppato da Poljot negli anni '80 e ripreso nel 2005, di cui abbiamo molte informazioni in un articolo di "Watch Business" n. 3 del 2007.

La documentazione tecnica per il cal. 30644 fu pronta nel 1991, ma l'ingegnerizzazione del prodotto non proseguì per i costi che questa avrebbe comportato e che in quel periodo si preferì non supportare.
Nel 2007 si stimava che i costi necessari per la produzione di un calibro privo di complicazioni, fossero sull'ordine di 2,5 - 3 milioni di dollari.
Non è un mistero che maison finanzariamente più solide della Poljot, evitino lo sviluppo di nuovi movimenti, limitandosi a modifiche di altri pre-esistenti.
Il cronografo ETA/Valjoux 7750 è in circolazione dal 1973.
Inoltre, nel 1991 la Poljot era ancora orientata verso una produzione di massa, in competizione anche con i quarzi orientali: nella nicchia dei cronografi meccanici aveva il Poljot 3133, per cui il cal. 30644 sarebbe stato una diversificazione.
Il problema non era solo finanziario, ma anche pratico: l'industria svizzera, riferimento nel settore orologiero, limita la trasmissione del know-how, per la consapevolezza che il cliente di oggi, potrebbe essere un concorrente di domani.
Ad esempio per i rotori del cal. 30644, i russi di MakTime inizialmente si rivolsero agli svizzeri, ma la loro richiesta economica era consapevolmente fuori mercato.
In sintesi, il calibro rimase sulla carta e sepolto negli archivi, da cui fu rispolverato nel 2005 quando, di fatto, la proprietà dello stabilimento Poljot passò a MakTime.

Il movimento era composto da 164 parti, si presentava sottile 9,35 mm, con frequenza di 28800 vph.
La produzione delle componenti era stata suddivisa fra i due siti MakTime dell'epoca:
  • i ponti erano realizzati a Penza
  • le ruote a Mosca.

Quanto di queste informazioni fossero vere, è tutto da vedere: nel 2007, il marketing era noto anche ai russi.
L'articolo da cui sono state tratte queste informazioni, è decisamente un po' pubblicitario.
Esalta lo sforzo comune dei dipendenti delle due aziende, la preziosa collaborazione di alcuni vecchi specialisti Poljot e l'efficienza del lavoro svolto.
Citando dall'articolo:
  • "specialisti di due fabbriche sedevano fianco a fianco, letteralmente a tavoli adiacenti, e si consultavano tra loro"
  • "Gli operai della fabbrica sono particolarmente orgogliosi del fatto che il lavoro su larga scala sia stato svolto in appena un anno da letteralmente 20-30 specialisti. In epoca sovietica, ciò avrebbe richiesto due o tre anni di lavoro da parte di un team di 150-200 persone"
  • "diversi vecchi specialisti che avevano lavorato al 1° MChZ prima della perestrojka hanno fornito un'assistenza significativa"
È invece plausibile, la ritrosia da parte svizzera a fornire i macchinari necessari alla realizzazione del calibro:
  • "gli svizzeri, che sono stati contattati per le macchine scomparse, si sono rifiutati di vendere i dispositivi necessari o hanno avanzato condizioni tali che l'accordo si è rivelato completamente inaccettabile". Ne fa menzione anche l'amministrato di MakTime nella sua intervista su WUS

Nel 2007 si pensava ad una produzione di pre-serie di 1500 pezzi nel 2008, da inviare a diversi clienti per studi di fattibilità, al fine di poterli adottare nelle proprie produzioni.
A regime, si immaginava una produzione di 15000 pezzi al mese, al prezzo di un terzo del Valjoux 7750.
Tutto fu interrotto per la crisi finanziaria del 2008 e la recessione che ne seguì e del cal. 30644 "Makarov dell'orologeria", se ne perse ogni traccia.
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