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Produzione sovietica di esportazione

Orologi russi/cccp > Tipologia per origine
Tra le produzioni legittime, rientrano anche diverse modelli creati dagli importatori europei o americani, in collaborazione con le casa orologiaie russe.
In questa pagina andremo quindi a vedere i nuovi modelli, creati su iniziativa degli importatori.
Orologi disegnati su iniziativa degli importatori

Dopo un primo periodo in cui gli importatori strinsero accordi per vendere nei propri paesi modelli già presenti a catalogo, presto iniziarono la produzione nuovi modelli, che avevano caratteristiche comuni:
  • sono orologi di identità russa, con almeno il movimento russo e dichiarato come tale
  • disegnati per/da gli importatori e venduti in esclusiva da loro. Sono orologi mai venduti in Russia e mai commercializzati dalle aziende russe che hanno collaborato a crearli
Tra i vari importatori "ufficiali" dell'epoca:
  • Royal Trade in Germania creò una nuova linea di orologi KGB
  • Ars Mundi, in Germania
  • OSTWOK SA, importò una serie personalizzata di Wostok
C'è l'ipotesi che siano produzioni disegnate dai/con i disegnatori di Time Trend:
  • le versioni commemorative della vittoria nella Seconda Guerra mondiale dei Boctok komandirskie (il resto è identico)

Sicuramente avevano elementi non presenti (ghiera unidirezionale) nella produzione Boctok e non più visti successivamente le seguenti produzioni:
  • Boctok KGB di Ars Mundi (Germania)
  • modelli "di tema spaziale" di Time Trend (Italia)
  • W&CM (Watch&Clock Maker)
Si tratta di modelli commercializzati da importatori diversi, ma con caratteristiche comune; non sono casi isolati, ma una pratica comune.
Ad esempio, le sfere del Soviet CCCP, commercializzato in Italia, sono le medesime del Flanker, commercializzato in Germania; sono sfere che non sono presenti nella produzione sovietica (al pari, ovviamente, dei due quadranti).
Segno, inequivocabile, che c'era una mano comune, una sinergia tra i vari importatori, un comune bacino da cui attingere i componenti.

Non si sa e non si saprà mai, se e quali quadranti siano stati disegnati dagli importatori e quali dalle case orologiaie russe coinvolte.
Per alcuni quelle indicate sopra non sono produzioni originali, perchè:
  • hanno dietro "la mano" degli importatori, non sono quindi 100% russe
  • sono solo state commercializzate all'estero e mai in Russia

Rientrano in questa categoria, di orologi con componenti russe, ma disegnati su iniziativa degli importatori occidentali, alcuni tra gli orologi più belli ed apprezzati, forse proprio perché disegnati con la collaborazione di chi più conosceva il mercato occidentale e quindi i "nostri" gusti.
In linea teorica, queste produzioni sono legittime finché c'è un rispetto nell'uso dei marchi, il che sottintende una collaborazione:
  • Un orologio Vremia, commercializzato dalla Binda che ne detiene i diritti, è legittimo, ma non appartiene comunque alla produzione Poljot, di cui infatti non reca il marchio
  • il Flanker non può essere considerato un Vostok, perché non riporta alcun logo sul quadrante.
  • il Poljot 3133 Mig 31 reca il marchio Poljot, ma con caratteri diversi da quelli della produzione del periodo. A mio giudizio non sarebbe legittimo considerarlo un Poljot. In realtà viene fatto, ancora più in questo in cui tutta la componentistica è originale Poljot.
Come detto nelle pagine precedenti, la collaborazione può non essere nota, ma esistita e questo cambierebbe ogni giudizio.
Ne riparliamo a proposito delle produzioni terziste, nella pagina successiva
Orologi da collezione Poljot

Di "orologi da collezione", se ne fa esplicita indicazione nel catalogo 1994 Poljot, in cui l'azienda informa di essere disponibile a produrre serie limitate, su scelta del cliente, con movimenti di propria produzione.
La Poljot mette a disposizione il proprio sapere e capacità per produrre orologi per conto terzi; il cliente può averne i diritti esclusivi.
La condizione è che l'ordinativo sia in un numero minimo di esemplari.
Si tratta in fondo dello stesso sistema c'è dietro:
  • gli orologi aziendali: anche lì c'era un'azienda che commissionava un certo numero di orologi
  • le produzioni su iniziative degli importatori, visti in precedenza.
Si tratta di una "zona grigia", perché poco documentata e che rischia di confondersi con le produzione terziste della pagina successiva.
Appartengono a questa categoria molte serie limitata degli anni '90: il Poljot Columbus ed alcuni Sturmanskie con cassa in titanio (molto apprezzati), per citarne qualcuno tra i vari.
Rispetto alla produzione terzista (che non fu prodotto con la collaborazione Poljot) sono orologi che hanno tratti in comune con la produzione di serie a catalogo Poljot, di qualità simile; si vede che dietro questi orologi c'è "la medesima mano", che è quella della Poljot stessa.
Alcune di queste produzioni sono riportate nel catalogo per i festeggiamenti dei 70 anni della fabbrica.
Riportano sempre o quasi, il luogo di produzione: questa sarà una differenza con le produzione terziste.
Non di rado, produzioni di questo tipo sono versioni numerate di modelli già in catalogo: cambiavano pochi particolari, apponevano un numero sul fondello ed avevano prodotto una nuova "serie limitata".
Questo è il motivo per cui nell'orologeria russa moderna, l'esistenza di un seriale sul fondello è in fondo di poca importanza; si tratta di serie numerate, ma che non sono uniche.
Andiamo adesso nella pagina successiva a vedere le "produzioni terziste", quelle "senza padre né madre".
"Orologi da collezione": orologi a tiratura limita creati da Poljot.
Anno 2000

Indice di sotto - sezione

Classificazione degli orologi russi: legittimo o franken?

  1. classificazione degli orologi russi: quando è originale e quando no.
  2. produzioni legittime di epoca sovietica: orologi da catalogo, da esportazione, aziendali
  3. orologi disegnati su iniziativa degli importatori ed orologi Poljot di "collezione" (sei qui).
  4. orologi di produzione terzista
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