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Raketa (Paketa) - la storia

Orologi russi/cccp > Paketa - Raketa
Petrodvorets Watch Factory
Fabbrica di orologi di Petrodvorets
  • 1721 - Pietro il Grande fonda a Petrodvoretz  l'Officina imperiale per la lavorazione di pietre preziose, che gioielli, pietre preziose e mosaici.
  • 1895 - la Fabbrica Imperiale di Petrodvoretz inizia una collaborazione con l'orologiaio Talberg
  • 1930 - dopo la rivoluzione bolscevica, nel 1930 la fabbrica è denominata "Prima gioielleria di precisione dello Stato", iniziando produrre pietre tecniche per tutta l'URSS, tra cui la neonata Prima fabbrica di orologi di Mosca: produrrà anche le stelle delle torri del Cremlino
  • 1950 - la fabbrica, devastata durante la guerra, è ricostruita e torna a produrre rubini per la meccanica di precisione, movimenti ed orologi completi: i Pobeda (Победа) e Zvezda (Звезда)
  • 1954 - la fabbrica assume il nome di Fabbrica di orologi di Petrodvoretz
  • 1962 - la fabbrica assume il nome di Raketa
  • 1966 - la fabbrica produce anche modelli con marchio Sekonda: si tratta di esemplari destinati all'esportazione
  • 1968 - è creato il primo calibro Raketa nelle varianti a 12 e 24 ore
  • 1969 - è creato il primo calibro Raketa con datario
  • 1970 - negli anni settanta l'azienda produce anche orologi a marchio Cornavin: ne abbiamo parlato qui
  • 1980 - Raketa introduce un nuovo marchio, Peterhoff, destinato ad esemplari per l'esportazione
Durante gli anni ottanta la fabbrica di Petrodvorec arriva a contare circa 6.000 dipendenti.
Gli anni '90, sono critici anche per Raketa:
  • azienda impreparata al libero mercato
  • recessione nel mercato intero
  • cattive scelte manageriali
Le condizioni costringono l'azienda alla chiusura nel 1995, dopo aver perso non solo i marchi Sekonda e Peterhoff, ma anche i contratti di fornitura per gli stessi.
Restò attivo solo un reparto di assemblaggio, utilizzando le giacenze: questa situazione, renderà, successivamente, molto difficile distinguere i modelli franken da quelli veramente assemblati dall'azienda, ovviamente parlando di modelli non presente a catalogo.
La produzione riprese in quantità limitata nel 2000, ma i risultati furono insoddisfacenti ed i creditori chiesero la bancarotta.
La dirigenza riuscì a preservare il patrimonio tecnico dell'azienda, il che le avrebbe permisso, con nuovi investitori, di tornare a produrre.
A salvare l'azienda fu, nel 2009, Jacques Von Polier, oggi direttore creativo di Raketa,  attraverso una cordata di investitori, tra i quali figura anche Serge de Pahlen, il marito dell'erede della Fiat, Margherita Agnelli.
La Raketa di oggi, si fa vanto del proprio passato, riscoprendolo e pubblicizzandolo.
Nel seguito due video della Raketa che, a partire da sinistra, illustrano brevemente la storia dell'azienda.
Altri video vintage, illustrativi della vita aziendale in epoca sovietica, sono reperibili qui
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